Nero
su Bianco ha ospitato il candidato sindaco Eugenio Neri, in un incontro con i rappresentanti del gruppo
dirigente e con alcuni potenziali candidati per le liste elettorali. Un’occasione
singolare per le modalità con cui si è sviluppata la discussione.
Una
conversazione spontanea.
Diversamente dalla consuetudine degli incontri a sfondo politico, il dibattito
si è animato in modo spontaneo, senza alcun canovaccio. Questo soprattutto
grazie alla nutrita presenza di cittadini che, evidentemente desiderosi di scambiarsi
opinioni in modo libero ed aperto, ha dato vita ad una conversazione franca e
schietta. Nessun moderatore, nessuna autorità da cui ricevere verità
preconfezionate, ma solo senesi che parlano con altri senesi della situazione
della città. Logicamente, il tema principale è stato il futuro di Siena. Un futuro
che, come hanno più volte ricordato i presenti, è a forte rischio per il
cambiamento epocale che la città sta affrontando.
Una svolta
epocale. La
crisi economica, aggravata dalle difficoltà di Banca MPS, renderà infatti
necessaria una duplice svolta nel governo di Siena. In primo luogo, il suo
modello di sviluppo dovrà svincolarsi da una sola fonte di credito, ruolo
ricoperto fino ad oggi da MPS. Inoltre, la riflessione sulla crisi della Banca
e della Fondazione dovrà fornire gli elementi per apportare radicali svolte nella
gestione amministrativa. “Negli ultimi tempi,
la vita di Siena è stata monopolizzata da un gruppo di potere in
franchising, che adesso si sta riproponendo con prepotenza – ha ricordato Neri –
Un gruppo che ha prodotto incalcolabili danni economici e sociali. Da un lato,
ha distrutto la ricchezza di Banca e Fondazione. Dall’altro, ha creato un clima
di sospetto, in cui i cittadini non si sentono più liberi di esprimere la
propria opinione”. Oltre a questo ultimo argomento, le altre tematiche
sollecitate dai cittadini nel corso della conversazione sono state il lavoro, l’istruzione,
la cultura, il futuro dei giovani e la sanità. Dopo aver riconosciuto la
necessità di un netto cambio di rotta nell’amministrazione della città, i presenti
hanno chiesto al candidato delucidazioni in merito ai cambiamenti e alle
prospettive in questi settori. Notevole l’approfondimento scaturito dagli
interventi su questi temi. Una dimostrazione in più, se mai ce ne fosse stato
bisogno, che i senesi hanno a cuore la propria città, e che non accetteranno i
futuro false ricette e programmi illusori.
Il
fallimento dei partiti.
Dopo che la politica dei partiti ha impoverito la città, ponendo fine al
secolare legame tra Banca e territorio, un dato emerge con chiarezza. La
soluzione a questi problemi non può essere trovata tra di quei soggetti che li
hanno generati. Parimenti, i partiti che hanno guidato Siena fino al dissesto
non possono presentarsi come i risolutori della crisi da loro stessi creata. La
città sta pagando a caro prezzo gli effetti di queste logiche autoreferenziali.
Ecco perché l’estremo prepotente tentativo di riproporre gli stessi metodi del
passato è un vero e proprio atto di dileggio verso Siena, e verso l’intelligenza
dei senesi. Una ragione in più per uscire da categorie politiche superate, per andare
oltre alle ormai storiche distinzioni di
centro, destra, sinistra e risvegliare il senso civico.
Una
scintilla di diversità.
La candidatura di Eugenio Neri è il primo credibile passo in questa direzione.
Un candidato inedito, in quanto non proviene dal mondo dei partiti, ma da
quello società civile e del lavoro. Lavoro grazie al quale ricopre un ruolo di
rilievo internazionale. Non si tratta
del “nuovo che avanza”, bensì di qualcosa in più. In una città bisognosa
di cambiamento, è una scintilla di diversità. Anche i partiti tradizionali,
responsabili del dissesto di Siena, possono presentarsi con volti nuovi. Ciò
non toglie che si tratti sempre delle stesse fallimentari logiche amministrative.
Eugenio Neri è diverso. Diverso dal passato e diverso da chi nel passato ha
creato quei problemi con cui oggi dovremo combattere.
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